Google da tempo sta portando avanti una campagna per sensibilizzare i webmaster sull'importanza di creare siti web sicuri.
Nell'ormai lontano agosto 2014 Google annunciò che l'utilizzo di un certificato SSL per proteggere le pagine web era diventato un fattore di posizionamento. La cosa destò molto scalpore tra i SEO che iniziarono a sperimentare il protocollo https sui propri siti sperando di posizionarsi meglio dei propri concorrenti sprovvisti di certificato di sicurezza. In realtà la novità riguardava solo una piccolissima parte delle ricerche fatte sul motore di ricerca, circa l'uno per cento.
Per chi non lo sapesse le applicazioni che girano su un hosting https sono in grado di creare chiavi di protezione per criptare e decriptare le informazioni trasmesse come ad esempio i dati di input inseriti nei form.
Oggi, passati quasi due anni un'altra notizia conferma la strada intrapresa da Google, pare che a partire da gennaio 2017 il browser Chrome contrassegnerà come "Non sicure" le pagine web in cui vengono inserite password o numeri di carte di credito, a meno che non utilizzino HTTPS.
E' facile immaginare l'importanza di correre ai ripari e mettere al sicuro tutte quelle aree del nostro sito che consentono agli utenti di effettuare un login oppure, come avviene nei siti ecommerce, pagare con carta di credito. Infatti gli utenti che riceveranno il messaggio di avviso da parte del browser saranno intimoriti nel proseguire e questo potrebbe significare un notevole calo delle vendite o di accessi ad aree riservate fondamentali per il nostro business.
Passare da http ad https non è un'operazione banale, prima di tutto è necessario acquistare un certificato SSL, dopodichè bisogna apportare delle modifiche al proprio sito web che dipendono molto dalla natura dello stesso. Nel migliore dei casi si tratterà di modificare alcuni link interni e segnalare le modifiche a Google tramite gli strumenti che il motore mette a disposizione (search console), in altri casi più complessi sarà necessario modificare i collegamenti ai social network, ai codici di monitoraggio tipo analytics, riconfigurare le sitemap ecc.
Non tutti i provider offrono il servizio SSL, il provider che consiglio e che utilizzo da sempre, anche per i siti con certificato SSL è ServerPlan un provider italiano che a costi contenuti offre un servizio di ottima qualità.
Esistono vari tipi di certificati SSL, anche con prezzi diversi in base al livello di sicurezza che garantiscono (da 123 a 256 bit) e alla compatibilità con i browser.
Se ad oggi l'utilizzo di https era già considerato un fattore di posizionamento e una delle misure per l'ottimizzazione di un sito web adesso diventa fondamentale per non perdere clienti. I primi a rendersene conto saranno le aziende che investono in campagne pay-per-click e sanno bene quanto sia importante trattenere sulle proprie pagine gli utenti che hanno pagato su AdWords o Facebook ADS.
Pubblicato il 25 Jan 2017
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L'autore
Jacopo Modesti
15 articoli pubblicati - jacopomodesti.comConsulente di web marketing con oltre 20 anni di esperienza. Specializzato in Lead Generation, aiuto le piccole e medie imprese a generare contatti e vendite.